“Non si può avere il Ponte sullo Stretto senza l’alta velocità ferroviaria al sud Italia”: l’ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli.
Intervistato da Antonella Baccaro sul Corriere della Sera, il ministro ha spiegato che “l’alta velocità non può fermarsi a Salerno: nel 2010 accenderemo i motori per il progetto dell’alta velocità nel mezzogiorno. Incomincieremo a lavorare con incontri tecnici per vedere quanto può costare e se si possono coinvolgere i privati. Abbiamo iniziato i lavori per realizzare il Ponte sullo Stretto, che non si può avere senza l’alta velocità al Sud”.
In tutti gli incontri, dibattiti e anche nelle polemiche sul Ponte, infatti, in pochi focalizzano il vero ruolo strategico del manufatto nel contesto Euro-Mediterraneo: si parla di Messina e Reggio, della faglia, dei venti e del turismo. Ma in pochi puntualizzano che il Ponte sarà lo snodo fondamentale per il trasporto delle merci, che richiede l’alta velocità ferroviaria. Solo con il Ponte, e con una linea ad alta velocità in Calabria e Sicilia, le due Regioni più meridionali d’Italia potranno diventare la piattaforma logistica dei trasporti tra i Paesi del nord Africa, in forte via di sviluppo, e i grandi mercati dell’Europa centro/settentrionale: il completamento del corridoio 1 Berlino-Palermo, significa accorciare le distanze intercontinentali proprio tra i due continenti che si affacciano sul Mediterraneo.
E avere il ruolo di “collante”, per Calabria e Sicilia, potrebbe significare tanto.
Tantissimo.
Inoltre le aziende produttive Siculo/Calabresi potranno abbattere i costi di trasporto che oggi le costringono ad essere fuori dalla competitività dei mercati.
“Tutto il governo punta all’infrastrutturizzazione del sud”, prosegue Matteoli nell’intervista rilasciata al Corriere. “Nel 2009 abbiamo destinato tantissimi soldi al mezzogiorno per opere pubbliche di vario tipo, soprattutto nel settore delle infrastrutture e dei trasporti. Sono molto contento per il lavoro svolto in questi ultimi mesi: il 2009 è stato un anno di svolta in un periodo di recessione“.
Grande soddisfazione non solo per il Ponte sullo Stretto, ma anche per la Torino-Lione, per il tunnel del Brennero, per il Terzo Valico del Giovi e per la Livorno-Civitavecchia: “siamo passati dal dire al fare, approvando progetti per 24 miliardi di euro. Il 40% è destinato al Mezzogiorno”.
Nell’intervista, il ministro fa il punto anche sulla Torino-Lione, sulla localizzazione dei siti nucleari per le nuove centrali e sulle polemiche sulle Ferrovie per i forti disagi degli ultimi giorni: ma la notizia, la notizia vera è che per la prima volta è un’autorevole voce istituzionale e ministeriale a parlare di alta velocità a sud di Salerno.
Quella di Matteoli è una promessa per il 2010: una promessa forte, importante, certamente anche difficile. Ma fondamentale per lo sviluppo futuro del territorio.
Una promessa lanciata quasi sottovoce, a pagina 30 del corriere della Sera di una domenica natalizia.
Ma è una promessa troppo importante per passare inosservata: i cittadini adesso si aspettano tanto dal 2010, e se da un lato iniziano a capire il senso della realizzazione del Ponte sullo Stretto grazie all’avanzamento dei lavori sull’A3 a tempo di record e adesso anche rispetto alla volontà del ministro di progettare l’alta velocità ferroviaria nel mezzogiorno, d’altra parte si stanno facendo un nodo al fazzoletto.
Perchè è una promessa troppo importante per essere dimenticata o disillusa.
